Quest’anno il percorso quaresimale nella città di Pioltello ha debuttato in maniera forse sui generis, ma sicuramente sulle orme del cammino che il nostro caro Papa Francesco sta facendo fare alla Chiesa.

Infatti, gli incontri intitolati “Ascoltare per riconoscere – La spiritualità nelle religioni” hanno accompagnato tutta la Quaresima e prevedevano dibattiti e approfondimenti aperti a tutti sull’Islam, sul Buddismo, sull’Induismo, ma anche spunti sul rapporto attuale della Chiesa Cattolica con le altre religioni. Seguendo perfettamente le intenzioni del Comitato organizzatore, che coinvolgeva persone di tutta la città di Pioltello, sono occasioni che ci hanno messo concretamente sulla scia di un cammino di comunione e di cultura del dialogo, come è stato dichiarato ad Abu- Dhabi nel ‘Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune’ firmato dal Santo Padre e dal Grande Imam di Al-Azhar.

Condividendo appieno queste motivazioni di apertura alle altre religioni, di costruzione di una mentalità di dialogo e fratellanza che può avere inizio soltanto dalla conoscenza reciproca, al Teatro Schuster di Pioltello abbiamo ascoltato una Teologa Mussulmana, Yamina Salah, presidente dell’Associazione Donne Musulmane d’Italia (ADMI).

Ho potuto conoscere Yamina circa un anno e mezzo fa a casa di don Giampiero Alberti, sacerdote della Diocesi di Milano che da circa 30 anni si occupa di dialogo interreligioso e in particolare col mondo islamico.

A casa di don Giampiero, insieme ad una consorella, ho iniziato a partecipare a degli incontri informali tra donne cristiane e mussulmane che desiderano condividere, confrontarsi e pregare insieme su tanti valori e temi che alle nostre religioni stanno a cuore. Si è costituito un gruppetto di circa 10 persone, provenienti da esperienze professionali e nazionalità diverse: suore, missionarie, infermiere, mediatrici culturali, teologhe, mamme, spose, insegnanti; somale, italiane, algerine, marocchine, giordane, libanesi…

Il gruppo è stato denominato “GRUPPO MARYAM” in onore a Maria di Nazareth. Nel suo svolgimento e nella sua azione si ispira agli incontri vissuti dai monaci di Tibhirine con i loro fratelli mussulmani negli anni ’90 in Algeria.

Con il sostegno e l’aiuto dato da questo percorso insieme, è venuto spontaneo proporre nella nostra comunità di Pioltello di ascoltare proprio lei, Yamina, quando abbiamo deciso di conoscere meglio la spiritualità dell’Islam. La sua esperienza è maturata negli studi ad Algeri nell’università di Scienze Islamiche con un particolare approfondimento sui fondamenti dell’Islam, dandole quindi tutto lo spessore intellettuale e spirituale per poter dare ragioni e spiegazioni del suo credo.

Yamina ci ha fatto conoscere un po’ di più Allah: il Compassionevole, il Misericordioso, il Creatore… Quanto tempo ha usato per cantarci e pregarci in arabo e italiano, alcune parole di alcune sure del Corano che per lei sono fondamentali. Quanta commozione anche nella sua voce quando ci parlava dell’importanza di chiedere e attingere da Allah la luce per camminare sulla retta via e poter testimoniare nella vita di tutti i giorni attraverso atteggiamenti concreti, gesti e parole di perdono, di fratellanza, d’incoraggiamento… Penso che tutte i partecipanti all’incontro abbiano davvero potuto conoscere meglio tutti i punti che accomunano noi cristiani con i fratelli musulmani, grazie alle sue parole emozionanti e alla condivisione della sua esperienza religiosa.

Questa sintonia percepita era la stessa che avevo potuto sperimentare in prima persona quando Yamina era venuta a farci visita a casa nostra, al Satellite, per preparare l’incontro. In quel tempo trascorso insieme, scambiandoci idee e riflessioni su come impostare la conferenza serale, ho sentito una sintonia di cuore, di sensibilità, che mi ha fatto sobbalzare nelle viscere, forse un po’ come deve essere stato l’incontro vissuto tra Maria ed Elisabetta raccontatoci nel Vangelo di Luca. Due donne apparentemente tanto diverse, ma in realtà tanto vicine.

Anche la cena vissuta insieme nel nostro appartamento tra donne di nazionalità e fedi diverse con Yamina, la sera stessa prima della conferenza, ha fatto sperimentare la bellezza e il desiderio che ci animava a testimoniare come vivere insieme nella nostra diversità sia una grande ricchezza, un dono… Questo ci ha sollecitato ad essere testimoni più convinte di come un’amicizia profonda, un aiuto reciproco e una convivenza serena tra noi siano realmente possibili, perché frutti dello Spirito, che in tutti abita e agisce quando ne ascoltiamo le ispirazioni.

Complimenti allora a tutti coloro che si spendono e si impegnano in prima persona per tessere ponti, per far crescere armonia, stima, comprensione, vicinanza nell’umanità. Complimenti a noi donne, che forse, grazie al nostro genio femminile, siamo avvantaggiate nel vivere ed incoraggiare questi cammini.

Sr. Rosella Locatelli – Provincia Italia

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