Il 15 ottobre 2020 il Santo Padre torna ad affrontare il tema dell’educazione, lo fa attraverso un videomessaggio nel quale invita tutte le persone di buona volontà ad aderire al “Patto educativo mondiale”. Papa Francesco vede una necessità di un ampia alleanza educativa per formare persone mature, per ricostruire il tessuto di relazioni di un’umanità più fraterna.

Per una vera conversone ecologica è necessario educare ad un’alleanza tra l’umanità e l’ambiente (209), scrive Papa Francesco nella Laudato si. Sostiene ancora che l’esistenza delle leggi e delle norme non è sufficiente a limitare il mal comportamento. L’educazione alla responsabilità ambientale può incentivare vari comportamenti che hanno incidenze dirette nella cura dell’ambiente.

In Guinea Bissau, la maggior parte delle persone non prendono seriamente in considerazione la salvaguardia del creato, della casa comune. Anche le alte cariche del Paese non considerano l’ecologia e la salvaguardia del creato un’urgenza, Questi sono alcuni esempi che lo dimostrano: taglio degli alberi nella foresta, mancanza di un piano regolatore in città che non permette una vita salubre, nessun raccoglitore per l’immondizia, la mancanza di accesso all’acqua potabile ecc.. Non credono che un piccolo sforzo nel cambiare comportamento possa cambiare il mondo, o almeno la Guinea.  A volte usi e costumi della cultura non aiutano a cambiare mentalità e comportamenti.

E noi missionarie cosa possiamo fare? Ecco il nostro progetto: “La missione ad gente alla luce della conversione ecologica per affrontare le sfide di oggi”. Siamo chiamate ad uno stile di vita profetico, ad essere contemplative in azione in tutte le nostre attività per proteggere la casa comune e difendere la vita.

Vari sono i luoghi educativi; la scuola, la famiglia, i mezzi di comunicazione, la catechesi e altro. Noi Missionarie dell’Immacolata seguiamo 13 scuole in autogestione con un totale di quasi 6.000 alunni e possiamo pensare quante famiglie, e quanti villaggi attingiamo!

Papa Francesco scrive che si costruisce una buona educazione se si comincia da piccoli perché è lì che la semina produce effetti per tutta la vita, e questa è la nostra preoccupazione nelle nostre scuole.

Ci impegniamo a :

– educare al rispetto; per la natura, per l’ambiente, per l’altro

– educare alla bellezza; armonia negli ambienti, pulizia, igiene, cestini per i rifiuti

– educare all’essenziale e ad essere sobri; sembrerà strano parlare di sobrietà in un paese molto povero, ma il povero quando ha a disposizione i beni a volte non sa usuarli; ecco un esempio sull’alimentazione: riempio il piatto di quanto posso mangiare e non esagero perché il di più poi viene gettato, l’acqua è bene prezioso ed è faticoso prenderla al pozzo, ma quando ne ho facilmente a disposizione rischio di sciuparla, non getto l’immondizia a terra e così via.

– educare alla gratuità, riconoscere che tutto viene da Dio, ci ha affidato il mondo per custodirlo e non per distruggerlo.

Continuiamo a essere contemplative in azione aiutando, attraverso le nostre attività pastorali e sociali,  a contemplare la bellezza della vita, della natura e della casa comune, sapendo che il nostro comportamento di oggi prepara il domani per l’umanità intera.

Sr. Alessandra Bonfanti, Delegazione Guinea Bissau

 

 

 

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