Finalmente. Da due anni si aspettava il vescovo di Orano, da quando mons. Jean Paul Vesco era diventato arcivescovo di Algeri, lasciando vacante la sede. In ottobre è stata annunciata la nomina a vescovo di Orano di padre Davide Carraro, PIME (link pime.org). E ora la celebrazione della consacrazione episcopale, tre giorni di festa, 25, 26 e 27 gennaio: veglia di preghiera al giovedì sera, solenne messa di ordinazione il venerdì e sabato la prima messa del nuovo vescovo, al santuario di Santa Cruz, sopra Orano.

Noi Missionarie dell’Immacolata abbiamo una comunità in questa diocesi, a Mascara. Ma non abbiamo certamente voluto essere solo noi quattro ad accogliere un padre del PIME che diventa nostro vescovo! Le tre sorelle della comunità di Hassi Messaoud, che hanno avuto Davide come parroco per alcuni anni, quando era lietamente e discretamente missionario nel deserto del Sahara, sono arrivate nel piccolo bus arrangiato per l’occasione da p. Marco Pagani e fratel Ottorino, confratelli del nuovo vescovo. Le sei sorelle della comunità di Algeri, nella diocesi dove era vicario generale gli ultimi due anni, hanno preso posto in uno dei due grandi bus che hanno trasportato cristiani e anche musulmani della capitale. E dalla Tunisia sono venute le tre sorelle della comunità di Tunisi con p. Anand del PIME, che si è improvvisamente trovato unico confratello ad arrivare dall’estero, data la non concessione dei visti per gli altri che lo avevano chiesto, tra cui il vicario generale del PIME Fabio Motta. Pazienza!

Ma sono arrivati il vescovo di Treviso, diocesi di origine di p. Davide, e poi il suo parroco, la sorella e il fratello di Davide. Con altre centinaia di persone, da vicino e da lontano, la cattedrale sant’Eugene si è completamente riempita.

A questo punto non vogliamo riscrivere quello che altri molto bene hanno scritto:

Anna Pozzi su Mondo Missione, dove si trova l’articolo sulla consacrazione episcopale e l’intervista a Davide dopo la sua nomina:

https://www.mondoemissione.it/africa/davide-carraro-del-pime-oggi-vescovo-di-orano/

Sr. Rosalie Sanon, della diocesi di Costantina, sul sito della chiesa cattolica di Algeria:

https://eglise-catholique-algerie.org/photos-de-lordination-episcopale-de-mgr-davide-carraro-eveque-doran/

E ancora Anna Pozzi su Avvenire:

https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/davide-carraro-vescovo-in-algeria-la-vera-mission

Un pensiero di padre Silvano Zoccarato, in passato suo compagno in Algeria:

http://zoccarato.pimemilano.com/2024/01/25/padre-davide-carraro-la-forza-sta-nelle-radici/

Quindi ormai sappiamo tutto.

Che il motto che ha scelto è Dio è amore, che la sua nomina è significativamente arrivata la domenica della Giornata Missionaria mondiale, che ha 47 anni compiuti il giorno stesso della consacrazione, che è il primo vescovo italiano della Chiesa d’Algeria, che considera questa chiamata un ulteriore servizio, “una cosa che mi lega in modo ancora più profondo a questo Paese e a questa Chiesa”, la quale è “una Chiesa piccola, semplice, essenziale, non legata a strutture o opere, ma fatta più di presenza e di incontri”. Che mons. Vesco, vescovo consacrante principale, ha detto nella sua omelia “Sei stato nel cuore della nostra diocesi di Algeri una figura di gentilezza… Questa cifra di bontà che ti appartiene contribuisce non poco alla gioia e al sapore particolari di questa tua ordinazione episcopale”.

Ma siamo ugualmente riuscite a trovare tre cose nuove da dire.

La prima l’ha raccontata lui: che la croce episcopale gli è stata regalata da Abdou, studente algerino di teologia a Marsiglia e dal suo amico e compagno Azzedine, cristiano e algerino, morto di tumore alcune settimane fa.

La seconda, che alla festa al santuario di Santa Cruz, la famiglia PIME, per la verità piuttosto allargata a tanti amici, ha cantato per lui (e chi poteva danzato), Give thanks to the Lord, composta da p. Constant, confratello che lo sostituisce come vicario generale di Algeri. Un momento di vera gioia fraterna.

La terza, che sul suo stemma ha messo un’ape, piccolo insetto che gli va benissimo, attivo e interattivo, lavoratore, comunitario e ha regalato alle comunità un barattolino di miele, simbolo della dolcezza del servire, della Parola, dell’amicizia.

Bon courage, Davide!

Le MdI di Mascara

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