GMG Lisbona 2023

Dopo aver letto e condiviso i sogni e le aspettative di alcune delle nostre sorelle MdI da diverse parti del mondo che si stavano preparando per la GMG Lisbona 2023, eccoci qui, ad esperienza terminata, ad entrare ancora una volta nella condivisione di qualche nostra consorella presente alla GMG, per comprendere a fondo la natura di questo viaggio. È la volta di sr. Shyla, indiana, missionaria in Italia, dalla comunità di Rossano Cariati (CS) e di sr. Senia, guineense, missionaria in Africa del nord.

Sr. Shyla

Cosa è stata per te suora missionaria del PIME l’esperienza della GMG a Lisbona, cosa ti rimane e cosa pensi sia stato utile per la tua vocazione?

L’esperienza della GMG di Lisbona per me è iniziata lo scorso novembre 2022 quando come Equipe di Pastorale Giovanile, della Diocesi di Rossano Cariati (CS), abbiamo scelto di incontrare tutte le parrocchie presentando ogni volta il tema che avrebbe orientato le giornate di Lisbona. Con il pullmino carico dell’icona di Maria, Madre dei Giovani, e della Croce della GMG, abbiamo raggiunto i luoghi più remoti della nostra diocesi. “Lui era la Via” e noi eravamo i suoi piedi, in compagnia di Maria sua Madre e della Croce che ha inaugurato quella stessa “Via”. In questi mesi di preparazione mi è sembrato di vivere appieno la mia vocazione missionaria. Eravamo una piccola carovana composta da volti che in quell’occasione si univano per formare l’Equipe della Pastorale Giovanile Diocesana, e mettersi in cammino alla volta di una parrocchia o l’altra, di un gruppo o di un evento indirizzato particolarmente ai giovani. Eravamo un’equipe particolarmente “pellegrina”, orientati e motivati dal pellegrinaggio compiuto dalla Madonna da Nazareth ad Ain Karem per raggiungere la cugina Elisabetta. Ogni volta, anche noi, come lei, abbiamo superato incroci, strade, colline, vie e viuzze finché una chiesa o un campanile non ci si paravano davanti come meta cercata e desiderata. A quel punto come equipe ci mobilitavamo: salutavamo le persone che ci accoglievano; col parroco studiavamo il tragitto che l’icona e la croce avrebbero dovuto percorrere, qualcuno pensava ai canti e alle parole da dire per introdurre tutti nel clima della GMG e più ancora nel brano evangelico che avrebbe fatto da sfondo all’incontro dei giovani con il Papa.

Poi finalmente sono arrivati i giorni della preparazione immediata. Non nego di aver pensato di ritirarmi. A mano a mano che le giornate si avvicinavano capivo che ci sarebbero state delle difficoltà da affrontare; innanzitutto la lingua, poi le notti all’aperto, le eventuali fatiche e disagi del viaggio, le cose da preparare… poi mi è venuto in mente ciò che il papa continua a dire ai giovani: Il viaggio implica sempre una trasformazione, un cambiamento. Dopo un viaggio non si è più come prima, c’è sempre qualcosa di nuovo in chi ha compiuto un cammino, le sue conoscenze si sono ampliate, ha visto persone e cose nuove, ha sperimentato il rafforzarsi della volontà nel far fronte alle difficoltà e ai rischi del tragitto.

E così ho accolto la proposta di chi mi incoraggiava e mi dava questa opportunità: anzitutto la mia Congregazione e poi la Diocesi che mi affiancava al gruppo di giovani che si stavano preparando a questo evento tanto atteso. E ho scoperto la gioia di camminare insieme. Ho scoperto che vale la pena andare al passo di chi cammina con noi. Per strada, ho avuto la possibilità di incontrare tanti giovani, di ascoltarli cammin facendo, e dopo un breve scambio di presentazione cogliere tutto il loro entusiasmo, la loro passione per Dio, la loro voglia di mettersi in gioco. Come avrei potuto io, suora missionaria, rinunciare a questa opportunità?

Cosa ti rimane dei giovani che hai visto alla GMG di Lisbona 2023? Cosa hai scoperto dei giovani di oggi, cosa ti ha stupito, cosa ti interroga? Quale sfide e quale futuro vedi per la Chiesa contemporanea?

A Lisbona abbiamo avuto la possibilità di incontrare tantissimi giovani, di provenienze e di esperienze diverse… Certo sono chiassosi, tecnologici, amano scherzare e fare battute… ma sanno anche fare silenzio e pregare. Mi ha colpito tantissimo il silenzio con cui hanno vissuto l’ora di adorazione durante la veglia con Papa Francesco…. Ed eravamo due milioni! E come non rimanere sbalorditi davanti alla fila di confessionali preparati apposta dai carcerati per il loro incontro con la misericordia e il perdono di Dio. Sanno comunicare gioia, pace e serenità… nonostante il futuro sia davvero incerto per molti di loro, comunicano un’energia che sa coinvolgere e contagiare. Ci insegnano l’amore e il rispetto per la natura… l’attenzione ai più deboli, la solidarietà verso i diversamente abili, l’adattamento a situazioni nuove e impreviste.

Mi chiedo come orientare questa loro energia, come metterla a frutto per la Chiesa di oggi e di domani, ma soprattutto come rendere protagonisti sulla scena, dei loro luoghi di provenienza e del mondo intero, i doni che hanno ricevuto. Certo è una sfida grande per loro ma lo è ancor di più  per noi che li accompagniamo e che con tutto il cuore desideriamo diventino costruttori di una nuova umanità come ci ha ricordato papa Francesco nei tre verbi che ha consegnato loro: «Brillare, ascoltare, non temere!». Che davvero il Signore ci doni la capacità di ascoltarli e di rassicurarli, perché possano brillare sempre più come segni di speranza e di pace per noi tutti, per il mondo.

Sr. Senia

Di ritorno dalla GMG 2023, circa un mese fa, mi sembra importante poter riassumere ciò che abbiamo vissuto durante il nostro soggiorno a Lisbona. Sono piena di gratitudine e di gioia per aver avuto l’opportunità di essere tra gli accompagnatori dei giovani universitari dell’Algeria alla GMG di Lisbona. Le esperienze vissute per due settimane in Portogallo sono ancora visibili sui nostri volti, anche se la stanchezza ha avuto il suo peso. La gioia che portiamo nel cuore è traboccante.

Ci sono stati momenti forti che mi hanno particolarmente segnata: la cerimonia di accoglienza del Papa, la Via Crucis, la Messa di apertura, la veglia serale e la Messa di chiusura, tutti gli incontri del Papa con i pellegrini. Vi assicuro che il mio cuore ha vibrato dopo aver visto migliaia di giovani venuti da tutti gli orizzonti. Immaginate la diversità di razze, lingue e condizioni sociali. Forte di tutto questo posso dire che la mia è stata un’esperienza di gioia e fede, nel vivere l’universalità della Chiesa, la Chiesa-comunione.

Ho visto una Chiesa capace di trasmettere ai giovani le parole della fede e della speranza in un mondo nuovo. Ho sentito i giovani gridare la loro gioia, qualcuno fino alle lacrime, scandendo forte Esta è / a juventude do Papa. Come è stato bello, anche quando nello stadio tutti spingevano per cercare ad ogni costo di toccare il Papa (o almeno di vederlo da molto vicino), il che colmava le loro attese.

Partendo da questa esperienza e dal profondo del mio cuore, nonostante i venti contrari che colpiscono oggi la nostra società, oso dire che ci sono ancora giovani su cui la Chiesa può contare. C’è speranza di continuare la missione di Cristo!

Non posso nemmeno dimenticare il nostro pellegrinaggio a piedi, per 25 km., da Leiria a Fatima. Ero partita da casa con le mie intenzioni di preghiera nel cuore e con le intenzioni che mi erano state affidate da persone che chiedevano di pregare per loro. Ahimè, arrivando sulla grande spianata del santuario di Fatima, ho visto tutti quei pellegrini venuti con il loro peso di sofferenza, in ginocchio sull’asfalto infuocato, che percorrevano così le centinaia di metri di piazza che portano alla basilica; mi sono sentita trascinata dalle loro sofferenze e alla fine ho dimenticato tutte le mie intenzioni. Travolta dall’intensità del momento, ho chiesto a Dio di esaudire la loro preghiera, e questo è tutto.

Vi assicuro che non si può andare a una GMG e tornare come prima, senza essere segnati soprattutto da un spirito missionario e senza il desiderio di testimoniare al ritorno quanto vissuto. Tornando nella mia missione sento ancora più forte nel cuore la convinzione: Cristo è Re! E io lo grido forte, perché la sua Parola non cessa di fare meraviglie nel cuore dei suoi figli.

 

0 Comments

Leave a reply

©2024 Missionarie dell'Immacolata PIME - credits: Mediaera Srl

Log in with your credentials

Forgot your details?