Di seguito la lettera di sr. Antonella Tovaglieri, Responsabile generale, in vista della Solennità di Pentecoste 2023.

Carissime sorelle,
quest’anno ho il piacere di scrivere la circolare di Pentecoste dall’amata Amazzonia – come l’ha delicatamente definita papa Francesco – dove, insieme a sr. Marilena Boracchi, sto facendo la Visita Canonica alle comunità della provincia Brasile Nord.
Le bellezze naturali di questa terra portano spontaneamente ad ammirare e apprezzare i doni che il Creatore ci elargisce; la condivisione di vita con le sorelle arricchisce la nostra fraternità e l’accoglienza della gente mette nel cuore tanta gioia. Ma ciò che più sta catturando il mio sguardo e la mia attenzione è il modo in cui il popolo dell’Amazzonia intende la vita: un cammino comunitario dove i compiti e le responsabilità sono divisi e condivisi in funzione del bene comune. Questo mi incoraggia e mi conferma nell’urgenza di invitare tutte a celebrare quest’anno la solennità di Pentecoste come la festa del primato di Dio sui nostri disegni personali perché la Pentecoste è festa dell’unione.
La narrazione della Pentecoste negli Atti degli Apostoli ha come sfondo l’antica storia della costruzione della Torre di Babele, la descrizione di un regno in cui gli uomini concentrano tanto potere pensando di essere così forti e poter costruire da soli una via che porti al cielo. Proprio in questa situazione si verifica qualcosa di singolare. Mentre gli uomini stanno lavorando insieme per costruire la torre, improvvisamente si rendono conto di aver perduto un elemento fondamentale: la capacità di accordarsi, di capirsi e di operare insieme.
Per contrasto, in quel mattino, cinquanta giorni dopo la Pasqua, un vento impetuoso soffia su Gerusalemme e la fiamma dello Spirito Santo discende sui discepoli riuniti, si posa su ciascuno e accende in essi un fuoco di amore capace di trasformare e di creare unità, concordia, armonia delle diversità.
Colme degli stessi doni dello Spirito, le sorelle oggi inviate ad extra sono l’espressione di comunità cristiane e realtà missionarie non assetate di ambizione, non chiuse per conservare il poco che hanno, non troppo ossessionate dalle urgenze e dalla necessità di far funzionare le proprie opere e attività, ma in grado di allargare lo sguardo con coraggio, diventando capaci di scorgere un bene più grande: il valore di uscire dal proprio Paese per condividere la ricchezza della diversità tra le culture, disponibili al confronto alla reciproca trasformazione (C 69).
Con gioia e gratitudine annuncio i nomi delle sorelle scelte per essere inviate:

Sr. Saritha Priya Moras dalla provincia Vijayawada alla Provincia Papua Nuova Guinea
Sr. Judith Priya Nithiya dalla provincia di Hyderabad alla provincia Camerun
Sr. Happy Martha Rozario dalla provincia Bangladesh alla provincia Italia
Sr. Martha Salom dalla provincia Papua Nuova Guinea alla delegazione Algeria-Tunisia
(Tunisia)

Continuiamo a sperare che il numero delle sorelle che possono gioire della partenza ad extra aumenti nei prossimi anni e per questo ci impegniamo con la preghiera e la testimonianza gioiosa della nostra vocazione. Nello stesso tempo, lo Spirito che ci viene abbondantemente donato in questa solennità di Pentecoste, ci doni il coraggio di rispondere INSIEME alle sfide e alle priorità della missione e del nostro Istituto, attraverso una dinamica di ascolto dello Spirito e degli altri per comprendere e compiere ciò che piace al Signore per l’avvento del Regno.

Buona Festa missionaria!

Sr. Antonella Tovaglieri
Responsabile generale

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