Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione

Contro la Tratta di Persone

8 Febbraio – Memoria Liturgica di Santa Bakhita

La tratta di esseri umani è una delle peggiori schiavitù del XXI secolo. Nel mondo, sono più di 35 milioni le vittime di tratta e lavoro forzato. E in Italia, il fenomeno riguarda dalle 50 alle 70 mila donne costrette a prostituirsi (in prevalenza nigeriane sempre più giovani) e circa 150 mila uomini, in gran parte giovani migranti, sfruttati per il lavoro nero (Mani Tese). Sintesi di un fenomeno davvero preoccupante, che muove un giro d’affari di 150 miliardi di dollari.

L’obiettivo di questa Giornata, voluta da Papa Francesco e arrivata ormai alla V edizione, è creare maggiore consapevolezza del fenomeno e aiutare a riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce tante persone, che non hanno voce, non contano, ma anche al contempo provare a dare risposte a questa moderna forma di tratta di esseri umani, attraverso azioni concrete.

«La tratta delle persone è un crimine contro l’umanità. Dobbiamo unire le forze per liberare le vittime

e per fermare questo crimine sempre più aggressivo, che minaccia, oltre alle singole persone,

i valori fondanti della società e anche la sicurezza e la giustizia internazionali,

oltre che l’economia, il tessuto familiare e lo stesso vivere sociale». (Papa Francesco)

La scelta della giornata dell’8 febbraio non è assolutamente casuale, ma anzi voluta. L’8 febbraio è anche il giorno in cui si ricorda la vita donata di santa Giuseppina Bakhita, nata nel 1869, che all’età di 9 anni fu rapita in Sudan e fatta schiava. È stata proclamata Santa nel 2000 da papa Giovanni Paolo II, ed oggi è la santa protrettrice di tutte le donne e degli uomini che sono venduti come schiavi nel mondo. Per tutta la sua vita Giuseppina Bakhita portò sul suo corpo 144 cicatrici, segno delle tragiche esperienze di violenza subìte da bambina. Giunta in Italia dal Sudan, quando le fu permesso di tornare libera, diventò Suor Bakhita nell’Ordine delle Canossiane. Con la sua storia testimoniò la gioia del non sentirsi più sola, ma amata da Dio e dalle consorelle.

Partecipa anche tu alla Giornata, informandoti di più sulle occasioni di preghiera e sostegno intorno a te!

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