n. 271 Le diverse religioni, a partire dal riconoscimento di ogni persona umana come creatura chiamata ad essere figlio o figlia di Dio, offrono un prezioso apporto per la costruzione della fraternità e per la difesa della giustizia nella società. Il dialogo tra persone di religioni differenti non si fa solamente per diplomazia, cortesia o tolleranza. Come hanno insegnato i Vescovi dell’India, ‘l’obiettivo del dialogo è stabilire amicizia, pace, armonia e condividere valori ed esperienze morali e spirituali in uno spirito di verità e amore’.

 Nella sua Enciclica “Fratelli tutti”, il Santo Padre Papa Francesco ha voluto parlare ad ogni uomo o donna, senza distinzione di religione, credo, origine… Ciascun essere umano può capire, sperare e lavorare per la fraternità e l’amicizia sociale! In modo particolare nell’ottavo capitolo, intitolato LE RELIGIONI AL SERVIZIO DELLA FRATERNITÀ NEL NOSTRO MONDO, Papa Francesco spiega come ognuno, vivendo pienamente e seriamente i valori morali e spirituali della propria religione, può aiutare il cammino e il progresso di tutto il mondo verso la fraternità.

 n. 274 A partire dalla nostra esperienza di fede e dalla sapienza che si è andata accumulando nel corso dei secoli, imparando anche da molte nostre debolezze e cadute, come credenti delle diverse religioni sappiamo che rendere presente Dio è un bene per le nostre società. Cercare Dio con cuore sincero, purché non lo offuschiamo con i nostri interessi ideologici o strumentali, ci aiuta a riconoscerci compagni di strada, veramente fratelli.

Questa può essere la bellezza e la sfida di vivere da credenti: scoprire e costruire la fraternità. All’inizio del mio secondo anno qui in Bangladesh, ho potuto sperimentare questo nella nostra comunità di Khulna – Boyra, nel Sud del Bangladesh, dove sono arrivata circa due mesi fa. Questa comunità è stata aperta nel 1991 con il nome “Damien House”, al fine di avere un posto per prendersi cura dei pazienti affetti da lebbra e di portare avanti i programmi di prevenzione. Dal 2001, su richiesta del Governo bengalese, il Centro ha iniziato a curare anche i malati di tubercolosi.

Nell’area della Damien House c’è l’edificio principale del Saint Damien Hospital per pazienti di lebbra e di tubercolosi e anche la comunità delle sorelle (al presente sr. Roberta, sr. Tondra e sr. Joyonti), all’interno di un bellissimo giardino.

Lo staff è composto da circa 40 membri, la maggioranza dei quali lavora per i Programmi per la Lebbra e la TBC come infermieri/e, operatori sul campo, mentre gli altri lavorano per la manutenzione della casa e dell’ospedale.

Ore 8.00 del mattino: ogni giorno qui a Boyra inizia con una piccola e semplice preghiera insieme, tutti i lavoratori dell’ospedale, i pazienti e anche tutte le sorelle. Si conduce la preghiera a turno, suore comprese (naturalmente!), ognuno secondo la propria religione. Infatti, la maggioranza dei lavoratori sono cristiani, ma ci sono anche molti musulmani e qualche indù.

Per i Musulmani il mese di maggio quest’anno era caratterizzato dal periodo di digiuno e preghiera chiamato Ramadan, mentre per noi cristiani era il tempo dedicato all’invocazione della Vergine Maria, questa volta con l’intenzione speciale data da Papa Francesco di pregare per il termine della pandemia da corona virus.

I nostri lavoratori musulmani durante questo tempo hanno seguito le regole del Ramadan, con lo speciale digiuno fino al tramonto, e nello stesso momento noi con i lavoratori cristiani abbiamo organizzato di recitare insieme il Rosario ogni settimana nella nostra cappella, dedicandolo all’intenzione data dal Santo Padre, insieme a tutti i Santuari mariani e le comunità di tutto il mondo. Vivendo qui, ho potuto sentire molto forte questa coincidenza: in entrambe le nostre religioni eravamo chiamati a pregare con tutto il nostro cuore e la nostra mente, per implorare la Grazia di Dio e di Maria sul mondo intero. Ho provato la verità nascosta nelle parole del Santo Padre: vivere in verità e in pienezza la nostra fede non ci può separare, ma di sicuro contribuirà a far crescere la nostra comprensione reciproca e il nostro amore.

Posso dire senza dubbio che questa atmosfera di preghiera profonda e speciale comune a entrambe le religioni era percepibile e ci ha aiutato a rispettarci di più, sapendo che stavamo tutti pregando e offrendo i nostri sforzi per il bene del mondo intero. Il dialogo interreligioso comincia da qui?!?

Ringrazio il Signore di questa opportunità e per questa Enciclica, che ci aiuta a leggere ed interpretare gli eventi della nostra vita, cercando di crescere in tutte quelle attitudini che possono condurre noi tutti alla vera fraternità!

sr. Lorenza Radini – Provincia Bangladesh

 Preghiera al Creatore (FRATELLI TUTTI)

Signore e Padre dell’umanità,
che hai creato tutti gli esseri umani con la stessa dignità,
infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno.
Ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia e di pace.
Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno,
senza fame, senza povertà, senza violenza, senza guerre.

Il nostro cuore si apra
a tutti i popoli e le nazioni della terra,
per riconoscere il bene e la bellezza
che hai seminato in ciascuno di essi,
per stringere legami di unità, di progetti comuni,
di speranze condivise.
Amen.

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