Certo, la domanda può sembrare paradossale, ma non per noi Laici MdI d’Italia…. e ora vi spiego il perché!

Il 9 e 10 giugno ci siamo trovati a Roma per l’annuale convivenza tra gruppo del nord e gruppo del sud; quest’anno poi, erano presenti alcune persone di Roma che, se Dio vorrà, faranno “partire”un gruppo anche al cento Italia.

I simboli che hanno fatto da sfondo a queste giornate sono stati proprio una catena, che rappresentava le nostre comunità: persone legate saldamente una all’altra ma pronte ad accogliere altri “anelli” così che la catena cambi sempre forma ma non sostanza. L’altro simbolo erano dei semi che ci ricordavano la visione  del seminatore di Madre Igilda e rappresentavano anche i doni del Carisma e i sogni che ognuno di noi ha per la comunità.

È sempre un momento di grande gioia il ritrovarsi e condividere i cammini fatti durante l’anno; questa volta è stato ancora più significativo perché si ricordavano i vent’anni di fondazione dei Laici MdI dell’Italia: abbiamo festeggiato con un’ampia preghiera nella quale si è fatto memoria del passato ringraziando il Signore per quanto ricevuto; si è celebrato il presente ricordando i doni del Carisma ed infine abbiamo affidato al Signore il futuro , seminando (nel vero senso della parola!) i nostri sogni con l’impegno di custodirli e farli crescere perché portino frutto.

Ci sono stati poi altri momenti di formazione e condivisione,  sempre  in un clima di fraternità e questo anche grazie alle “nostre” suore sempre pronte ad accoglierci e sostenerci.

Alla fine della due giorni, tornando nelle nostre case, già sentivamo la mancanza gli uni degli altri e la promessa è stata quella di ritrovarci più spesso con l’augurio che la “catena” si allunghi sempre di più e la pianta dei nostri sogni possa dare frutti copiosi!

Ma allora torniamo alla domanda del titolo:  sì, io credo che una catena di persone, con la Grazia del Signore, possano far germogliare un seme perché nulla è impossibile a Dio!

Roberta Corbetta, Comunità Laici Mdi Milano

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